Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai in champion select con 5 random,
subito capii ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir quant'era dura andare mid
esta selva selvaggia piena di mid top e adc
che il pensier di non andare support rinova la paura!
Tant' è amara che poco dopo l'inizio v'è la prima morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai provai a dirgli "go defensive now.",
dirò de l'insulti che ricevetti "stfu noob" fu il più lieve.
Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant' era pien di nabbi a quel punto
che possibilità di uscirci abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'un teamfight giunto,
là dove terminava quella partita
che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto e vidi Zed fare ulti su Leona
vestite già de' raggi della W
che mena dritto e muore un secondo dopo.
Allor fu la paura un poco queta,
che il teamfight sarebbe stato di breve durata
persa quindi fu la partita ch'i' passai con tanta pieta.
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E come quei che con lena affannata
tornato in del pelago del bronzo
ancor una partita avea giocata,
ma persa anch'essa mi dissi: ma allora son stron*o!
mi volsi a retro a rimirar lo argento
e mi sentì come se fossi un gonzo.
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso,
ripresi via per l'agognata promozione,
sìcchè più tosto finivo sempre più'n basso.
Ed ecco, quasi al cominciar del partitone,
un suin di giucatore che feedda molto,
che tanto valeva giucar collo drone;
e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
ch'i' fui forzato a dar lui del tonto.
Temp'era ch'era già'l principio del mattino,
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
ch'io ancor dannavo 'sto suino
e ne vedevo delle belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
che non ci facesser già la pelle
data un'avversaria disconnessione;
ma non si che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un cittone.
Questi parea che contra me venisse
flashando per la mappa, il brutto cane
si che parea che l'aere ne tremesse.
Ma poi un lupo, che di tutte brame
sopprimeva lo giucatore con fierezza,
ch'ei parea un gran salame,
questo mi parve tanto di gravezza
con la paura ch'uscia di sua vista,
ch'egli pagò il fio de la scorrettezza.
E qual è quei che volontieri acquista,
e giugne 'l tempo che perder lo face,
che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista;
Gaudio e tripudio, tornata la pace,
finita è la disfida che il cittone
se lo pigliò là dove 'l sol tace
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Ei fu. Siccome crashato,
presto dato il suo mortal sospiro,
stette fermo in mid lane,
orbo degli enemi in arrivo,
così percosso, attonito
Teemo in mezzo al mid sta,
muto pensando all'ultimo
fungo pizzat fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
il suo cruento fungo
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio blind e tacque;
quando, con vece trollosa,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
ovunque quel maledetto demone
quando riconnesso scappar potrà;
scappò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte
all'uccisione di codesto afk,
chi volle di lui
del creator al santo spirito
più morte cruenta.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'una morte che indocile
tutti deservano, pensando al regno;
e li giunge, e tiene un premio di 500gold
ch'era una folla a sperar;
tutto ei provò: lo stun l'hold il blind
ma dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte a respawnar.
Ei si nomò: due champions,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fè silenzio, e s'assise
in mezzo a lor
così la passiva s'attivò.
E sparve, e i dì nell'ozio
mentre tutti combattevano,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo a Nami
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scendere
verso l'amico nexus;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso delle false imprese,
e sull'eterne disconessioni
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un champ inerte,
chinò i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e pronto al momento
attaccai per ks!
E ripensò ai tutti i funghi
piazzati, e i percossi cespugli,
e il lampo dè l'ulti di lux,
e l'onda dei l'ulti di nami,
e il concitato impero
e il celere udyr.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria vi fu prima del crash.
Bella Immortal! Benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Feeder
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio Kayle che atterra e slowa,
che hitta e che cura,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
Con l'ulti in cd.
-- Alessandro Manzoni
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