Interessante notizia su repubblica, due italiani sono rientrati in Italia dal Congo, da una zona dove nelle settimane precedenti erano morte 167 persone e... nessuno li ha controllati, nessuno gli ha chiesto niente, nessuno si è posto il problema, ne all'aeroporto di Kinshasa, ne quello di Parigi, ne in Italia...
La domanda è ...
1. ci raccontano palle sulla storia dell'ebola?
2. ci raccontano palle quando dicono che è tutto sotto controllo sono tutti allertati, siamo pronti a tutto, i sistemi di sicurezza sono tutti in funzione?
3. lo fanno apposta perchè sperano che il contagio si diffonda in giro per il mondo per qualche Loro interesse ? (sapete com'è ormai abbiamo capito la ricetta, creano il problema e poi ti offrono la soluzione, che ahimè di solito vuole dire perdere diritti, ma data la gravità della situazione non ci si può tirare indietro)
leggete un po' voi
Citazione:"Ebola, siamo rientrati dal Congo. Ma nessuno ci ha controllati"
Modena, 7 ottobre 2014 - «Siamo tornati in Italia dal Congo e nessuno ci ha chiesto nulla né in aeroporto a Kinshasa, né a Parigi, né, tantomeno, a Bologna, eppure a pochi metri da noi sono morte 167 persone per l’Ebola». Esprime stupore Lucia Della Bartola, presidente di ‘Non basta un sorriso Onlus’, associazione con sede a Vignola che si occupa dei bambini orfani o vittime di abusi nella Repubblica democratica del Congo. Dopo aver inaugurato gli anni scorsi un orfanotrofio per bimbi abbandonati, infatti, Lucia, insieme al compagno modenese Massimo Pagliai, il mese scorso ha nuovamente raggiunto la capitale, Kinshasa, per aprire il suo secondo sogno, ‘Noè-la scuola dei sorrisi’, istituto gratuito per i bambini che si trovano in forte condizione di disagio.
Nonostante l’emergenza internazionale legata la virus Ebola, con diversi casi segnalati anche in Congo, Lucia e Massimo hanno deciso di partire per portare avanti il loro grande progetto, ma temevano di incontrare qualche difficoltà a rientrare, visti i recenti decessi proprio vicino alla capitale. Eppure nessuno si è posto il problema, sia negli aeroporti europei, sia in Italia, della loro provenienza, nonostante si ‘gridi’ attenzione al contagio da mesi. Proprio due giorni fa il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che L’Italia è pronta a evacuare eventuali pazienti.
«I sistemi di monitoraggio funzionano — ha detto il ministro — e già da mesi, per quanto riguarda i sistemi di sicurezza abbiamo allertato il circuito, diramando circolari e misure di controllo per le navi merci che provengono da paesi infetti e per aeroporti». Secondo il racconto della coppia modenese, però, la situazione non è proprio la stessa descritta dalla Lorenzin. «Siamo saliti in aeroporto a Kinshasa insieme a tantissimi congolesi provenienti da diverse aree del Paese, dove l’epidemia si sta espandendo velocemente. Pensavamo ci avrebbero posto problemi a tornare in Italia, invece nessuno ci ha chiesto nulla, se non i documenti», racconta Lucia. «Poi è arrivato il momento dello scalo a Parigi, dove tutti i congolesi sono scesi e, anche in questo caso, il personale addetto ha impiegato diverso tempo solo per il controllo dei passaporti e dei visti. Infine l’arrivo a Bologna e, anche qui, nessuno si è posto il problema dell’arrivo di due cittadini da uno dei paesi inseriti nella lista di quelli ‘infetti’». Della Bartola racconta quindi come, a pochi passi dal loro villaggio, siano morte in meno di tre settimane 167 persone.
«Dalla nostra zona era sufficiente attraversare un fiume per ‘metter piede’ nell’area contagiata. Le uniche ‘misure’ adottate dal Governo prevedevano che i Parlamentari non si stringessero la mano, ma alla gente comune nessuno comunicava nulla. Noi ci siamo tenuti informati su internet. I primi giorni eravamo indecisi se rientrare subito in Italia, ma neppure dall’Ambasciata sono arrivate prescrizioni, quindi siamo rimasti coi bambini. Una nostra volontaria è tornata prima e l’unica cosa che hanno fatto in aeroporto, è stato provarle la febbre, facendole pure pagare ‘la prestazione’. Quello che un po’ fa pensare è che potremmo essere entrati in contatto col virus, così come tutti i congolesi seduti in aereo, ma nessuno ha prescritto analisi o test. Tra l’altro l’incubazione dura 21 giorni, quindi, ipoteticamente, potremmo essere tutti infetti. Il lato positivo è che abbiamo aperto la scuola per 210 bambini». In Italia il rischio contagio risulta basso, ma il servizio sanitario spiega di aver attivato tutte le necessarie iniziative di controllo. A quanto sembra, però, non è proprio così.
Niente di nuovo insomma...al tg hanno appena detto che è arrivata in Spagna e c'è già stato un morto,colpa di un'infermiera che si è toccata la faccia con i guanti infetti. Bah
toccano il ridicolo, leggo articoli dove dicono cazzate tipo "è tutto sotto controllo, la popolazione non deve preoccuparsi, si stanno cercando le persone entrate in contatto col paziente..." praticamente stanno dicendo che c'è in giro gente probabilmente infetta, non sanno chi sono, e che i loro bellissimi protocolli di sicurezza che non dovrebbero far passare nemmeno una mosca fanno acqua da tutte le parti.
di cagate del genere ne ho sentite molte anche io, sta mattina al tg ho sentito dire"l'italia è pronta all'ebola, ha ospedali attrezzati, e controlli di sicurezza molto rigidi" ma a me non sembra proprio essere cosi, e in questo topic ne ho trovato il certezza.
chiaro che si, in queste cose i motivi non è che sono molti, o vaccinare in massa milioni di persone (magari causando pure altre malattie e problemi di salute, che guardacaso poi ti curano con altri farmaci),
oppure lo scopo può essere quello di creare ad arte una qualche situazione di "crisi", "emergenza", in cui tutto è lecito, far passare leggi d'emergenza, togliere diritti, instaurare la legge marziale magari, chi lo sa, ci si può aspettare di tutto.
Ora che ci penso già mesi fa guardavo video su youtube che parlavano dei campi di concentramento sparsi per tutta l'america che erano stati fatti costruire per non si sa chi e anche migliaia di bare di materiale plastico accatastate da qualche parte e ci si chiedeva a cosa dovevano servire...
Nei video ipotizzavano una qualche situazione tipo rivolte, sommosse e cose del genere...
Chissà, magari già sapevano che avrebbero causato un'epidemia di ebola... questo spiegherebbe perchè i controlli a parole sono rigidi ma nei fatti lasciano che il virus giri...
Sono troppo gombloddisda?
vi riporto un articolino trovato in giro , tradotto con il solito Google traduttore. La traduzione ovviamente non è impeccabile :
Spoiler:
Ebola, AIDS Prodotto Da Pharmaceuticals Occidentali, US DoD?
Tue, 2014/09/09 - 09:59 amministratore
Gli scienziati sostengono
By:
Il dottor Cyril Broderick, professore di patologia vegetale
Chi l'Autore:
Il dottor Broderick è un ex professore di Patologia Vegetale presso l'Università di Liberia di Facoltà di Agraria e Forestali. Egli è anche l'ex Osservatore Farmer nel 1980. Fu da questa colonna nel nostro giornale, il Daily Observer, che Firestone lo vide e gli offrì la carica di direttore della ricerca alla fine del 1980. Inoltre, egli è uno scienziato, che ha insegnato per molti anni presso l'Agricultural College della University of Delaware.
La libertà non si insegna, è una scelta individuale.